Dal WMF 2025: quando l’IA diventa la nuova bussola dei nostri acquisti

Passata una settimana dal palco del We Make Future 2025 a Bologna, mi sento ancora carico di quella energia unica che si respira quando 70.000 persone si riuniscono per parlare del futuro che ci aspetta. Ma oggi voglio condividere con te una riflessione più intima, più personale su quello che ho visto e raccontato dal palco.

Durante la mia presentazione, mentre mostravo i 15 casi di studio neuroscientifici che trasformano la teoria in risultati concreti per gli e-commerce, ho visto negli occhi del pubblico quella scintilla che conosco bene. La stessa che ho provato io stesso quando ho iniziato a capire che il nostro lavoro stava per cambiare radicalmente.

Non parliamo più di vendere prodotti, parliamo di rassicurare algoritmi.

Mi spiego meglio. Nel mio intervento ho ripetuto una frase che mi è rimasta impressa durante le ricerche per questa presentazione: “I nostri clienti non si chiedono più ‘cosa mi sta bene?’ ma ‘come chiedo al sistema di darmi le opzioni migliori?'”.

È l’era dell’intelligenza meta-cognitiva. I nostri potenziali acquirenti stanno già delegando le scelte all’IA, e questo cambia tutto il nostro approccio.

Ho costruito la mia carriera studiando come motivare le persone ad acquistare. Oggi mi ritrovo a progettare sistemi che rassicurano le persone sulla correttezza delle loro scelte algoritmicamente assistite.

È un cambio di paradigma che mi affascina e mi spaventa allo stesso tempo.

Quando ho mostrato al pubblico del WMF come posizionare i prodotti afferrabili sul lato destro delle immagini per attivare i neuroni specchio, o come usare limiti di quantità apparentemente logici per trasformare la percezione del prezzo da “costo” a “opportunità limitata”, ho realizzato che stiamo applicando neuroscienze non solo per l’uomo, ma per sistemi che pensano come l’uomo.

Durante il mio speech, ho lasciato il pubblico con una provocazione che continua a ronzarmi in testa:

Quando l’AI renderà ogni e-commerce perfetto nel design, nei contenuti, nelle foto, cosa farà davvero la differenza?

La risposta l’ho trovata studiando come funziona il cervello umano quando si trova di fronte a troppe opzioni perfette.

Quando l’aspetto tecnico diventa semplice da replicare, la differenza la faranno i fattori che non sono replicabili in pochi giorni.

Saranno quelle le nuove scorciatoie mentali che gli utenti applicheranno per poter scegliere:

Reputazione costruita nel tempo – Quella che non si compra, si guadagna giorno dopo giorno. In anni di lavoro.

Autenticità verificabile – Non basta dire di essere autentici, serve dimostrarlo con prove concrete e tangibili.

Contatto fisico e umano – Paradossalmente, più tutto si automatizza, più diventa prezioso il contatto umano. Vedersi di persona, organizzare eventi di nicchia, stringersi la mano e valutarsi “a pelle”.

Chi vende online non vuole più sapere solo “come” ottimizzare le conversioni, vuole sapere “perché” le persone sceglieranno ancora loro quando tutto sarà perfetto.

È la domanda che mi porto a casa da Bologna, e su cui continuerò a lavorare nei prossimi mesi.

Il mio nuovo libro e il mio messaggio per te

Prima di lasciare il palco, ho voluto condividere con il pubblico del WMF una notizia che mi riempie di orgoglio: il 30 giugno uscirà il mio nuovo libro “Neuro Pricing – Tecniche e principi del prezzo psicologico“ .

È un progetto a cui tengo moltissimo perché racchiude più di 200 ricerche scientifiche, la maggior parte delle quali ancora poco conosciute in Italia. Ho voluto rendere accessibili scoperte neuroscientifiche che possono davvero trasformare il modo in cui pensiamo al pricing online.

Ma ho chiuso con il messaggio più importante per te, quello che racchiude tutta la mia visione:

“Tutto cambia e niente cambia”.

Le tecnologie si evolvono, i canali cambiano, ma ciò che fa davvero la differenza rimane invariato: conoscere come le persone funzionano e reagiscono agli stimoli.

Le relazioni umane autentiche non solo sopravviveranno all’era dell’AI, ma diventeranno paradossalmente più preziose proprio mentre tutto si automatizza.

Questa è la sfida e l’opportunità che ci aspetta. Chi non ha ancora iniziato a costruire reputazione, autenticità e relazioni umane deve farlo ora, perché diventeranno i veri fattori determinanti di scelta nel futuro che ci aspetta.

Grazie Bologna, grazie WMF. Ci vediamo l’anno prossimo per vedere come sarà evoluto questo incredibile mondo che stiamo costruendo insieme.

PS: Se vuoi approfondire i 15 casi di studio che ho presentato al WMF o vuoi discutere di come applicare questi principi nel tuo business, contattami su LinkedIn. La conversazione più interessante inizia sempre dopo il palco.