L’esperienza non basta: la vendita si gioca sulle convinzioni

Durante una recente visita a un museo d’arte contemporanea, mi sono fermato davanti a un’opera astratta che non aveva indicazioni. Mi ha riportato indietro nel tempo, a quando avevo 19 anni e facevo l’assistente di sala a Palazzo dei Diamanti di Ferrara.

Il mio compito era vigilare sulle opere, walkie talkie alla mano, monitorando i visitatori e assicurandomi che tutto procedesse senza intoppi.

Ricordo ancora il primo giorno di ogni nuova mostra. Mi aggiravo tra le sale ancora vuote, osservando quelle opere che presto avrebbero attirato centinaia di visitatori, e spesso mi ritrovavo perplesso, incapace di cogliere il significato o il valore di molte di esse.

L’anti-priming: perché i tentativi di manipolarti online stanno fallendo miseramente

anti-priming

Ieri sera mi sono ritrovato con fragole e panna nel carrello della spesa. Non è stato un caso: chi ha studiato il layout del supermercato aveva posizionato strategicamente le fragole all’ingresso e, poco più avanti, una promozione sulla panna montata.

Un classico esempio di “priming” – l’esposizione a uno stimolo (le fragole) che predispone la mente a rispondere in modo specifico a stimoli successivi (la panna).

Ebbene sì, pur essendo un esperto di neuromarketing, ho comunque ceduto a questo meccanismo. Ne ero perfettamente consapevole mentre mettevo la panna nel carrello, ma non mi sono opposto.

Dal palco al cuore: Il mio viaggio TEDx tra desideri, responsabilità e mangaka

Andrea Saletti al TEDx Lucca 2024

Quando mi hanno chiamato per tenere un TEDx Talk a Lucca, ho sentito due emozioni contrastanti: l’entusiasmo di poter condividere qualcosa che mi sta profondamente a cuore e il terrore del palcoscenico.

Sì, perché nonostante lavori con la comunicazione da 25 anni, l’idea di condensare in 15 minuti il frutto di anni di studio e osservazioni sul comportamento umano era una sfida non indifferente.

Ma andiamo con ordine.

Curiosamente, solo poche settimane prima dell’evento ero già stato a Lucca con la mia famiglia per il Lucca Comics. Se la prima volta era stata una vacanza spensierata tra fumetti e cosplayer,

La regola di “Fine Picco” e 3 sue applicazioni che aumenteranno le tue vendite online

La regola di “Fine Picco” e 3 sue applicazioni che aumenteranno le tue vendite online

Qualche mese fa mi trovavo a Roma per una lezione in LUISS e ha fine giornata ho organizzato una cena con un amico/collega del posto.

Abbiamo scelto una zona comoda per entrambi e visto che era una bellissima giornata ci siamo fatti una passeggiata chiacchierando, senza preoccuparci di portare ombrelli o giacche impermeabili.

Il problema è che inaspettatamente il cielo è cambiato e in pochi minuti si è messo a piovere a dirotto. Ci siamo guardati rapidamente intorno, abbiamo individuato una steakhouse e a passo veloce ci siamo precipitati al suo interno sperando di trovare posto.

Il mito del pulsante d’acquisto nel cervello: cosa dice davvero la scienza sul libero arbitrio

il pulsante acquista nel cervello esiste?

Le tue decisioni sono davvero “tue”? Non parlo di filosofia, ma di neuroscienze.

In questo articolo ti racconto uno degli esperimenti più dibattuti della storia delle neuroscienze, che qualcuno usa (erroneamente) per sostenere che il neuromarketing possa controllarci come marionette.

L’Esperimento di Libet: quando decidiamo davvero?

Immagina di essere in un laboratorio. Davanti a te c’è un dispositivo simile a un orologio e ti viene chiesto di fare una cosa apparentemente banale: flettere il polso quando ne senti l’impulso. L’unica richiesta? Dovrai indicare il momento esatto in cui hai “deciso”

La trappola dell’autenticità: come il pubblico plasma la tua identità online

trappola della autenticità sui social media

Ti è mai capitato di modificare il tuo modo di essere per piacere agli altri? Non parlo solo di situazioni sociali, ma di come ti presenti professionalmente sui social media. Se la risposta è sì, significa che hai vissuto il fenomeno dell’audience capture.

Seguimi in questo ragionamento: pensa all’ultimo contenuto che hai pubblicato sui social. Hai scritto esattamente quello che pensavi o hai modificato leggermente il tuo messaggio pensando a come avrebbe reagito il tuo pubblico?

Durante una lezione ad un master executive di LUISS avevo tra i partecipanti un imprenditore che gestiva diversi influencer di social media.

Il futuro del neuromarketing nell’era dell’AI: perché oggi mi sento perso (e eccitato) come mai prima

Futuro del neuromarketing nell'era AI

Hai presente quella sensazione di essere su una montagna russa? Quel mix di adrenalina ed eccitazione, ma anche quel pizzico di paura che ti fa stringere lo stomaco?

In quasi 25 anni di carriera di cui 15 dedicati a neuromarketing e vendita online, ho sempre avuto una visione abbastanza chiara di dove stesse andando il mercato.

Ho studiato i pattern comportamentali, analizzato decine di e-commerce, previsto tendenze. Ma oggi, per la prima volta, mi trovo in una posizione completamente nuova: quella di chi sa di essere nel mezzo di un cambiamento epocale, ma non riesce a vederne chiaramente i contorni.

Scarsità nel Marketing: La Guida Pratica per Non Fare Danni

4 tipi di scarsità

Ti è mai capitato di fissare lo schermo del tuo PC cercando di capire come rendere più attraente un prodotto che proprio non riesce a decollare?

E se ti dicessi che la risposta potrebbe essere non nel cosa scrivi, ma nel come lo rendi disponibile?

Come appassionato di musica, ricordo quando nel 2015 il gruppo Wu-Tang Clan vendette un album, “Once Upon a Time in Shaolin”, a Martin Shkreli per 2 milioni di dollari!

No, non era placcato in oro. Era semplicemente… uno.

La decisione di produrre una singola copia fisica dell’album,

AI e Identità: Come Evitare il Paradosso Betty Crocker nel Tuo Business

Ai psicologia e senso di identità

Ti è mai capitato di chiederti perché alcuni strumenti di automazione, apparentemente perfetti, falliscono miseramente sul mercato?

La risposta ha poco a che fare con la tecnologia e molto con la psicologia.

Facciamo un salto indietro negli anni ’50. Betty Crocker lancia un preparato per torte rivoluzionario: basta aggiungere acqua, mescolare e infornare. Perfetto, vero? Eppure fu un flop.

Il motivo? Le persone si sentivano in colpa a usarlo. Troppo facile, troppo automatico.

La soluzione? Togliere le uova dalla miscela e chiedere ai clienti di aggiungerle fresche. Un piccolo gesto che faceva sentire le persone più coinvolte e “brave”.

Il neuromarketing fatto bene migliora le persone, non il prodotto… (ti insegno i 3 upgrade umani)

Neuromarketing migliora le persone, non il prodotto

Quando penso alle neuroscienze applicate al marketing c’è un concetto chiaro che ho in mente: si tratta di narrare storie, storie di come un prodotto o un servizio si insinuano nella vita delle persone, modificandola, migliorandola.

Come può un semplice prodotto renderti più produttivo, più connesso, più divertito? Questa è la domanda che dovresti porti.

Il neuromarketing fatto bene non si limita a mostrarti un prodotto; ti apre una finestra su ciò che potresti diventare, su ciò che potresti realizzare, sulle nuove terre che potresti esplorare.

Come consulenti o creativi della comunicazione digitale,